Lunedì 10 gennaio
Da un’esperienza negativa può scaturire un’opportunità che permette di compiere l’opera di Dio. Gesù viene a sapere della cattura e dell’arresto di suo cugino Giovanni. È amareggiato, soffre molto il Signore Gesù per questo avvenimento e tutti questi sentimenti lo spingono ad andare in Galilea. Così Gesù inizia la sua missione: far conoscere all’umanità il vero volto del Padre ed il suo Regno.
Per compiere questa missione chiama a sé alcuni uomini per farli diventare suoi discepoli. È Cristo che li chiama, che li attira a sé, proponendo loro la vera felicità. Quegli uomini erano semplici pescatori. Gesù realizza pienamente quello che sono, chiamandoli a diventare pescatori di uomini, cioè porta il loro talento umano a talento divino per collaborare all’edificazione del Regno dei cieli. Questo Vangelo ci fa comprendere che tutte le esperienze della nostra vita, comprese anche quelle negative e dolorose, possono darci lo slancio e portarci verso il cambiamento.
Come per Gesù, quell’avvenimento triste del cugino è servito per lanciarlo e fargli iniziare la sua missione, così i nostri momenti di crisi, di dolore, i nostri drammi possono diventare il trampolino di lancio per fare un passo in avanti nella nostra vita. Per fare questo è importante assumere l’atteggiamento fiducioso dei discepoli. Appena Gesù li chiama, hanno il coraggio di lasciare il certo per “l’incerto”, lasciare le loro pseudo sicurezze perché sono attratti da quel Gesù, dalla proposta che fa a loro.
Se stai attraversando un periodo difficile, di confusione, di sofferenza, fidati di Dio e cerca di comprendere cosa ti viene chiesto in questo periodo. Tutti i momenti della nostra vita ci permettono un cambiamento.
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