Sabato 1 gennaio – Solennità di Maria SS. Madre di Dio
In questo primo giorno dell’anno il Vangelo ci presenta tre modalità per vivere la nostra fede. La prima è quella dei pastori che cercano dov’è deposto Gesù, vanno, si muovono alla ricerca e lo trovano. Vivere la fede significa anche mettersi in moto per cercare e trovare Gesù attraverso anche agli strumenti che la Chiesa ci dona: la Parola di Dio e l’Eucarestia. Ma questa modalità può farci cadere nella tentazione di una ricerca così frenetica che possiamo perdere di vista l’obiettivo e dunque correre ed affannarci ma senza trovare Gesù.
La seconda modalità la traiamo sempre dal comportamento dei pastori, ma dopo aver visto Gesù: i pastori se ne andarono glorificando e lodando Dio. Su questo punto dovremmo soffermarci un po’, perché ci viene più facile chiedere, domandare e pretendere da Dio che lodarlo. Ma anche qui si può celare una tentazione: lodare solamente a parole senza aprire le orecchie del cuore ed ascoltare Dio.
La terza modalità, che è il modello perfetto del discepolo di Cristo, la troviamo in Maria. Maria, vedendo tutto questo, in silenzio, serbava tutte queste cose nel suo cuore, meditando. Dovremmo imparare molto da Maria soprattutto per quanto riguarda il silenzio per poter ascoltare la parola di Dio e per poter guardare le sue meraviglie e serbare tutto nel nostro cuore e da questo prendere spunti di meditazione che ci permettono di capire e continuare a seguire il progetto di Dio.
Un anno è terminato, ringraziamo il Signore per tutto ciò che ci ha donato e affidiamogli tutte le nostre difficoltà, miserie, drammi sapendo che Lui tutto può… Nello stesso tempo affidiamo nelle mani di Maria sempre Vergine e Madre di Dio il nuovo anno che verrà, chiedendo che possa aprire sempre di più le nostre orecchie ed i nostri cuori all’ascolto ed alla accoglienza di Dio.
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